Nel rendiconto finanziario schema e metodi utilizzati hanno caratteristiche diverse. Per questo è fondamentale conoscere tutte le differenze.
In generale, il rendiconto finanziario indica l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide all’inizio e alla fine dell’esercizio e la fonte dei vari flussi di denaro in entrata e in uscita di un’azienda. È lo strumento principale per informare gli stakeholder sui movimenti finanziari avvenuti nel corso dell’esercizio e su come questi abbiano inciso sulla situazione reddituale e patrimoniale dell’azienda stessa.
Redigere il rendiconto non è cosa banale per chi si occupa di controllo di gestione.
Esistono due metodologie che possono essere utilizzate in fase di rendicontazione: il metodo diretto e il metodo indiretto. A prescindere da quale sia il metodo di rendicontazione migliore, entrambi i metodi sono utili a prendere decisioni informate e a valutare la solidità finanziaria dell’azienda. Per questo motivo conoscere entrambi i metodi è fondamentale per una gestione efficace della liquidità aziendale.
Allo stesso tempo, scegliere l’uno o dell’altro può fare la differenza a seconda della tipologia di informazioni che si vuole ottenere. Cerchiamo perciò di capire le principali caratteristiche distintive dei due schemi e quali esigenze informative riescono a soddisfare maggiormente.
Rendiconto finanziario schema del metodo diretto
Il metodo diretto permette una facile lettura del rendiconto finanziario. La differenza principale con il metodo indiretto sta nel calcolo dei flussi dell’attività operativa.
Il metodo diretto elenca i principali incassi e pagamenti correlati alla gestione operativa: il flusso finanziario da attività operative si calcola perciò sommando tutte queste entrate e uscite di denaro nel corso del periodo. Dopo di che, lo stesso procedimento viene seguito per il calcolo del flusso di cassa da attività di investimento e per il calcolo del flusso di cassa da attività di finanziamento. Dalla somma dei tre flussi si ottiene la variazione complessiva delle disponibilità di liquidità.
A fronte di una registrazione accurata di tutte le transazioni finanziarie, questo metodo fornisce informazioni dettagliate sui flussi di cassa e sulle fonti da cui questi provengono o a cui questi sono destinati, fornendo una visione chiara delle attività operative.
Tuttavia, se non si possiedono gli strumenti adeguati, redigere il rendiconto con metodo diretto può essere un processo complesso e oneroso poiché richiede estrema precisione nel monitoraggio dei vari movimenti finanziari.
Il metodo indiretto: caratteristiche e differenze
Il metodo indiretto, partendo dall’utile di esercizio, permette di comprendere meglio la connessione tra il reddito economico e il flusso di cassa. Fornisce perciò un collegamento tra conto economico e stato patrimoniale, mostrando come l’utile netto alla fine del periodo sia influenzato da variazioni del circolante e da elementi non monetari. Per questo è quello più diffuso tra investitori e analisti.
Dall’utile si procede successivamente con una serie di rettifiche, volte a depurare i flussi dell’attività operativa dai flussi prodotti da attività finanziaria e di investimento. Aggiungere e sottrarre dall’utile netto tutte le variazioni avvenute durante l’anno nei conti dell’attivo e del passivo, permetterà perciò di arrivare al flusso di cassa operativo.
A questo punto, si aggiungono o sottraggono il flusso di cassa netto derivante dalle attività di investimento e quello derivante dalle attività di finanziamento per ottenere infine il flusso di cassa totale per il periodo.
È sicuramente un metodo più semplice e meno oneroso rispetto a quello diretto, dal momento che non richiede informazioni dettagliate sulle fonti di incassi e pagamenti. Non fornisce, però, una visuale chiara dei flussi in entrata e in uscita da attività operative, importanti ai fini della liquidità e solvibilità d’impresa.
Rendiconto Finanziario con Excel: perché non è lo strumento più adatto
Il rendiconto finanziario è uno strumento cruciale per la gestione aziendale e la scelta tra metodo diretto e indiretto deve essere basata sulle esigenze specifiche dell’azienda. Utilizzare strumenti software come aiuto è sicuramente importante ma limitarsi all’utilizzo di Excel sebbene a prima vista può sembrare una soluzione conveniente in realtà è limitante e rischiosa. Vediamo perché:
- Excel è soggetto a errori umani sia nella fase di inserimento dei dati che nella formulazione delle funzioni. Un errore anche piccolo può avere grandi ripercussioni sui risultati finali.
- Man mano che l’azienda cresce, la complessità del rendiconto finanziario aumenta. Excel non è progettato per gestire grandi volumi di dati in modo efficiente e può diventare lento e poco affidabile.
- Excel richiede aggiornamenti manuali costanti. Non dispone di funzionalità avanzate di automazione in grado di semplificare e velocizzare il processo di redazione.
- La sicurezza dei dati in Excel è molto limitata. I file possono essere facilmente modificati, copiati o persi, mettendo a rischio la confidenzialità e l’integrità delle informazioni finanziarie.
Per superare le limitazioni di Excel, molte aziende adottano un software specializzato per la gestione del rendiconto finanziario schema o metodo utilizzato che si voglia. Uno strumento software offre vantaggi come l’automazione dei processi per ottenere la riduzione degli errori e un risparmio di tempo grazie alla raccolta automatica dei dati. Si basa sulla scalabilità per gestire grandi volumi di dati senza compromettere la velocità o l’affidabilità. Ha funzionalità di sicurezza per proteggere i dati finanziari e reportistica avanzata attraverso la generazione di report dettagliati e personalizzabili per soddisfare le esigenze informative specifiche.
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