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Liquidità aziendale: strumenti e strategie per un flusso finanziario ottimale

La solidità e la tenuta di un'azienda sono strettamente connesse alla sua capacità di gestire la liquidità. Ma cosa significa questo in termini pratici? Quali strumenti e quali strategie possono essere adottate per evitare situazioni di crisi legate alla liquidità?

liquidità aziendale

La gestione della liquidità aziendale è uno degli aspetti cruciali per la stabilità aziendale. Mantenere un flusso finanziario sano non solo garantisce la capacità di far fronte agli impegni correnti, ma offre anche la flessibilità necessaria per investire in opportunità future o affrontare imprevisti o crisi. 
Avere una strategia legata alla liquidità aziendale significa garantire resilienza finanziaria e una maggiore prospettiva nel lungo termine alla propria attività economica. 
In quest’ultimo anno caratterizzato dall’inflazione in aumento e dalla crescita dei tassi di interesse, le imprese italiane si sono trovate ad affrontare molte sfide. 
L’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi ha pesato sulla redditività delle stesse aziende con la conseguenza di una riduzione del potere d’acquisto e un aumento dei costi operativi. 
Secondo l’ultimo rapporto della Banca d’Italia sulla stabilità finanziaria delle imprese nonostante una situazione generale equilibrata, sostenuta da margini di liquidità ancora ampi, la quota di debito di molte imprese vulnerabili può ancora aumentare, in particolare, nei settori delle costruzioni e della manifattura. In questo contesto, il contributo dei responsabili finanziari assume una rilevanza cruciale nel plasmare quella resistenza finanziaria fondamentale per preservare l’azienda e favorire lo sviluppo.
La gestione della liquidità non rappresenta solamente un’esigenza operativa, bensì un pilastro strategico che delinea la capacità di un’azienda nel superare le sfide finanziarie.

Cos’è la liquidità aziendale

La liquidità aziendale rappresenta la disponibilità immediata di risorse finanziarie liquide che un’azienda ha a sua disposizione per affrontare gli impegni finanziari correnti, come pagamenti a fornitori, stipendi, tasse e tutte le spese operative.
In termini semplici, la liquidità aziendale si riferisce alla prontezza con cui un’azienda può convertire i propri asset in denaro contante per far fronte agli obblighi finanziari. In particolare, è in grado di garantire continuità operativa, adattabilità e agilità strategica ad un’impresa, consentendo di rispettare gli obblighi finanziari in modo tempestivo, fronteggiare gli imprevisti e sfruttare al meglio le opportunità di crescita. Per questo, la liquidità aziendale è da ritenersi un indicatore critico della solidità finanziaria e dell’affidabilità di un’impresa.

Differenza tra liquidità e solvibilità

I concetti di liquidità e solvibilità sono collegati tra loro, ma non interscambiabili, nonostante si tenda spesso ad utilizzarli come sinonimi. La liquidità attiene alla sfera finanziaria. Si riferisce alla capacità di un’azienda di ripagare i propri debiti nel breve termine attraverso le risorse economiche disponibili in azienda: il denaro contante o immediatamente monetizzabile presente in cassa. 
La solvibilità, invece, riguarda la situazione patrimoniale e fa riferimento alla capacità di un’impresa di ripagare interamente i propri debiti di lungo termine. Un’azienda è ritenuta solvibile quando le attività superano le passività.
Liquidità e solvibilità sono perciò fondamentali indicatori dello stato di salute di un’impresa, da monitorare e valutare congiuntamente al fine di prendere le giuste decisioni strategiche.

Come calcolare la liquidità aziendale

La liquidità aziendale può essere valutata attraverso diversi indicatori finanziari che misurano la disponibilità di risorse liquide per far fronte agli impegni a breve termine. Due tra i principali indicatori utilizzati sono l’indice di liquidità immediata o Quick Ratio e l’indice di liquidità generale o Current Ratio. Questi rappresentano due approcci diversi per valutare la liquidità di un’azienda.

Quick Ratio
Il Quick Ratio, noto anche come Acid Test Ratio, valuta la capacità di un’azienda di soddisfare i suoi debiti a breve termine utilizzando solo le risorse più liquide (attività correnti liquide o più facilmente liquidabili). Esclude, quindi, gli stock e altri asset più difficili da convertire in contanti. Questo indicatore considera la differenza tra la liquidità immediata e quella differita, fornendo un quadro della prontezza dell’azienda nel fronteggiare le obbligazioni finanziarie nel breve periodo. Ma il Quick Ratio come si calcola?
Di seguito, la formula: 
Quick Ratio = (Attività Correnti – Scorte) / Passività Correnti

Current Ratio
Il Current Ratio considera un’ampiezza maggiore. Valuta la capacità dell’azienda di soddisfare i debiti a breve termine utilizzando non solo le risorse liquide immediate, ma anche gli stock e altri asset facilmente convertibili in denaro. Questo indice offre una visione più inclusiva e generale della liquidità aziendale, considerando un insieme più ampio di attività correnti rispetto ai debiti a breve termine. Ma il Current Ratio come si calcola?
Di seguito, la formula:
Current Ratio = Attività Correnti / Passività Correnti

Cash management

Quando si parla di gestione della liquidità aziendale o cash management si intende l’insieme di attività svolte per bilanciare i flussi monetari in entrata con i flussi monetari in uscita. Questo per fare in modo di avere liquidità a sufficienza per fronteggiare eventuali spese e debiti nel breve periodo.
La gestione della liquidità si dimostra fondamentale anche e, soprattutto, quando si ha liquidità in eccesso da investire strategicamente. Insomma, gestire la tesoreria e la liquidità aziendale è materia delicata. Lo sanno bene i CFO (Chief Financial Officer) che gestiscono tutte le operazioni con l’obiettivo di garantire l’equilibrio tra entrate e uscite. In particolare per evitare situazioni di insolvenza e mantenere così la fiducia degli stakeholder.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il pericolo per un’azienda di non avere liquidità sufficiente alla copertura delle proprie spese.
Nell’ultimo anno sono state 8.250 le aziende italiane a rischio default a causa delle insolvenze. Affrontare una carenza di liquidità aziendale richiede strategie immediate e mirate, come la revisione dei flussi di cassa, la negoziazione di termini di pagamento con i fornitori, la ricerca di nuove fonti di finanziamento o la vendita di attività non essenziali.

Indicatori di rischio

Il rischio di liquidità, oltre agli indicatori già evidenziati, può essere legato ad altri indici come:

Il Rapporto di Tesoreria Netta
Considera la differenza tra asset liquidi e passività correnti, evidenziando la posizione netta di liquidità dell’azienda. Una tesoreria netta negativa può indicare un rischio di liquidità poiché l’azienda potrebbe avere più passività correnti che non possono essere coperte dalle risorse liquide.

La Rotazione del Capitale Circolante. 
Misura la velocità con cui l’azienda converte il capitale circolante (attività e passività correnti) in liquidità. Una rotazione lenta può indicare un potenziale rischio di liquidità, poiché potrebbe essere difficile convertire rapidamente gli asset correnti in denaro.

Il Periodo Medio di Incasso (Days Sales Outstanding o DSO). 
Indica quanto tempo l’azienda ci mette mediamente ad incassare i propri crediti. Un aumento del DSO può indicare una diminuzione della liquidità disponibile, poiché i soldi dei clienti impiegano più tempo a entrare nelle casse dell’azienda.

Anche questi indicatori permettono di identificare potenziali problematiche nella gestione della liquidità e aiutano a adottare misure preventive per evitare possibili crisi d’impresa o finanziarie.

Strategie per una gestione efficace della liquidità aziendale

Una efficace gestione della liquidità aziendale è molto più di un esercizio contabile. Piuttosto va considerata come un pilastro strategico che sostiene la stabilità e la crescita. Per creare liquidità sono necessarie strategie mirate al miglioramento dell’efficienza operativa e della gestione del circolante. Investire in queste strategie e negli strumenti appropriati garantisce una gestione finanziaria prudente. Fornisce anche un vantaggio competitivo, poiché permette all’azienda di individuare e sfruttare le opportunità di crescita. La combinazione di strategie, analisi e monitoraggio costante è alla base di una gestione della liquidità aziendale ottimale e fornisce all’azienda la capacità di “navigare” agilmente in un panorama finanziario costantemente mutevole.
La gestione efficiente della liquidità aziendale richiede l’adozione di misure mirate a garantire un flusso finanziario sano e stabile. Ecco alcune strategie chiave:

  • Pianificazione finanziaria: Effettuare previsioni accurate dei flussi di cassa futuri e sviluppare un solido piano finanziario, includendo proiezioni delle necessità finanziarie a breve e medio-lungo termine.
  • Gestione del credito: Valutare attentamente i termini di pagamento concessi ai clienti e gestire con cura il ciclo di credito per limitare i ritardi nei pagamenti e migliorare il flusso di cassa.
  • Ottimizzazione del ciclo di cassa: Ridurre i tempi tra l’acquisto di materie prime o servizi e la realizzazione delle vendite, migliorando così il ciclo di cassa e garantendo liquidità.
  • Diversificazione delle fonti di finanziamento: Esplorare opzioni per ottenere finanziamenti a breve e lungo termine e diversificare le fonti di finanziamento per ridurre la dipendenza da una singola fonte.
  • Gestione attiva delle scorte: Ottimizzare la gestione delle scorte e delle materie prime per ridurre i costi associati e liberare liquidità.
  • Riduzione dei costi operativi: Identificare e ridurre i costi superflui o non essenziali per migliorare la liquidità disponibile.
  • Pianificazione degli investimenti: Effettuare investimenti strategici che generino rendimenti adeguati senza compromettere l’accesso immediato alla liquidità.
  • Utilizzare strumenti di tecnologia: Sfruttare software e strumenti per la gestione della liquidità, al fine di velocizzare e semplificare i processi di gestione finanziaria, migliorando l’efficienza e la precisione.
  • Analisi e monitoraggio costante: Effettuare un’analisi regolare dei flussi di cassa e dei conti per identificare precocemente eventuali problematiche e apportare correzioni tempestive.

Un approccio olistico che integra queste strategie può contribuire a garantire una gestione ottimale della liquidità aziendale, fornendo all’azienda la flessibilità finanziaria necessaria per affrontare le sfide.

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