Vai al contenuto
News

Rendiconto finanziario metodo indiretto e metodo diretto

Le informazioni necessarie alla valutazione della situazione finanziaria o i dati forniti dall’analisi dei flussi di cassa rendono il rendiconto finanziario utile a tutti non solo alle società per cui è un obbligo. Occorre, però, scegliere il metodo e gli strumenti più adatti.

rendiconto_finanziario_metodo

Il rendiconto finanziario è definito come il documento contabile grazie al quale è possibile analizzare la dinamica finanziaria ovvero la capacità di una determinata impresa di generare flussi finanziari o disponibilità liquide necessarie allo svolgimento dell’attività imprenditoriale.
Insieme alla posizione finanziaria netta e al budget di tesoreria è anche uno strumento per il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario. Non bisogna dimenticare, infatti, che l’equilibrio generale della gestione aziendale si ottiene se all’equilibrio economico, ovvero il binomio costi e ricavi, si affianca anche l’equilibrio finanziario, ovvero delle entrate e delle uscite.
Il rendiconto finanziario ha un ruolo di fondamentale importanza: è uno strumento di analisi ma anche di comunicazione per le fonti finanziarie. Inoltre, è un supporto decisionale e una volta monitorato è in grado di fornire informazioni per le strategie aziendali. Ma a chi si rivolge, con quali vantaggi e che differenza c’è tra rendiconto finanziario metodo indiretto e metodo diretto?

Rendiconto finanziario: il quadro normativo

Ad introdurre il rendiconto finanziario fra gli obblighi di bilancio ha pensato il Decreto Legislativo n.139 del 18 agosto 2015, reso obbligatorio dal gennaio 2016, in seguito alla direttiva europea 2013/34/UE. 
Il decreto del 2015 ha modificato l’articolo 2423 del codice civile introducendo proprio il concetto di rendiconto finanziario mancante, per poi inserire un nuovo articolo, il 2425 ter: “dal rendiconto finanziario risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente, l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio, ed i flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con i soci”. 

Le novità introdotte dal D.Lgs. del 2015, sono rivolte e rese obbligatorie per tutte le società che redigono il bilancio in forma ordinaria e rispondono a determinati parametri mentre sono esenti le piccole imprese e le società che redigono il bilancio in forma abbreviata ovvero non superano i limiti fissati dagli articoli 2435 bis e ter.A disciplinare i criteri e le modalità sono i principi dell’Organismo Italiano di Contabilità e in particolare con l’OIC 10 e il principio IAS 7 stabilito da IASB (International Accounting Standards Board) quest’ultimo legato all’analisi consuntiva di un bilancio. Il rendiconto finanziario non è limitato al nostro paese ma è stato previsto anche dai principi contabili internazionali.

Il rendiconto finanziario: i vantaggi

Il rendiconto finanziario è di fatto un documento integrativo del bilancio d’esercizio che non si limita alla semplice rendicontazione. Verifica i flussi patrimoniali e per questo, è utile a evidenziare la corretta situazione finanziaria
Gli obiettivi che lo caratterizzano non riguardano, però, solo la gestione più strettamente interna all’azienda ma si rivolgono anche all’esterno: in particolare, agli stakeholder (o anche staheholder) che possono avere, così, una visione economica e finanziaria dell’impresa per sviluppare, poi, i diversi tipi di cooperazione o di sostegno necessari.
E mentre la liquidità monetaria è la principale fonte di informazioni, è altrettanto importante avere costantemente sotto controllo l’andamento dei flussi di cassa aziendali, per un’analisi futura e prospettica.Al rendiconto finanziario sono legate finalità di analisi diverse. Ad esempio, si può valutare le cause che determinano il miglioramento o il peggioramento della situazione finanziaria e monetaria nelle diverse aree di gestione oppure individuare le aree che hanno maggiormente assorbito risorse finanziarie fino a valutare se la gestione stessa assorbe più risorse rispetto a quelle generate.

Rendimento finanziario metodo diretto o indiretto?

Il rendiconto finanziario attraverso il metodo diretto prende in esame quotidianamente le entrate e le uscite e viene calcolato (volendo semplificare) tramite l’ammontare degli incassi con segno positivo a cui si legano le spese di segno negativo. In pratica, espone direttamente i flussi finanziari.
Il metodo indiretto permette di determinare i fattori che incidono sulla liquidità. Nel metodo indiretto, l’utile o la perdita d’esercizio oppure utile e perdita prima delle imposte, viene rettificato per tenere conto degli elementi di natura non monetaria.
L’Organismo Italiano di Contabilità prevede entrambe le metodologie ma sembra preferire il metodo indiretto a cui dedica molto più spazio attraverso la descrizione delle rettifiche da effettuare e tiene conto di ben 89 elementi di natura non monetaria ma anche delle variazioni di capitale circolante netto connesse ai costi o ai ricavi dell’attività operativa e delle operazioni i cui effetti sono ricompresi nei flussi dell’attività di investimento o di finanziamento. Allo stesso modo e per lo stesso motivo, anche le aziende preferiscono il metodo indiretto. 
Il rendiconto finanziario costruito con il metodo diretto è sicuramente più intuitivo e immediato ma non offre una visione sulle dinamiche del capitale circolante.

Perché il calcolo non è semplice

L’Organismo Italiano di Contabilità ha previsto, in particolare per chi è obbligato a redigere il rendiconto finanziario, dei modelli di riferimento per il calcolo sia del metodo diretto che indiretto. Esistono, poi, dei modelli di rendiconto finanziario in excel. Bisogna ricordare che a prescindere dal metodo utilizzato il proprio rendiconto finanziario generalmente viene organizzato in attività operative, attività di investimento e attività di finanziamento per poi essere concretamente calcolato. Uno degli errori in cui più comunemente si incorre è, però, quello di non considerare le variazione possibili nell’analisi del flusso di informazioni. Queste, infatti, come abbiamo detto, permettono di  comprendere meglio le dinamiche aziendali e di preparare l’azienda ad ogni tipo di eventualità future anche per chi non è soggetto all’obbligo di presentazione del rendiconto finanziario stesso. Di conseguenza, i valori esposti possono risultare non corretti o non del tutto precisi; soprattutto nel caso di operazioni manuali a differenza di quando si utilizza un supporto o software di analisi in grado di aggiornare e monitorare anche i possibili errori.

Vuoi capire quale metodo effettuare con il rendiconto finanziario? Compila il form in basso e ti risponderemo al più presto!

Footer Form