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Il controllo direzionale per le PMI tra mutamenti e vantaggi

Migliorare la redditività, individuare errori e responsabilità ma soprattutto, garantire nuovo valore alla propria attività imprenditoriale. Ecco come è cambiato il controllo direzionale o di gestione.

controllo direzionale

Il controllo direzionale o gestionale, oggi, è un vero e proprio punto di riferimento per le imprese. In particolare per le piccole e medie imprese che, nel contesto italiano, rappresentano il 41% del fatturato nazionale, il 38% del valore aggiunto ed il 33% degli occupati. Per le PMI, infatti, conoscere l’andamento aziendale può essere un fattore determinante. L’impresa può, così, comprendere se gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno sono coerenti con l’andamento delle attività aziendali, se sono realizzabili, o se c’è il bisogno e la necessità di modificare qualcosa.
L’attività di controllo e il controllo di gestione, in particolare, forniscono alla direzione dell’impresa tutte quelle informazioni utili per conoscere meglio e bene la situazione aziendale e non rimanere immobili. Allo stesso tempo, permette di promuovere ed implementare un processo di raccolta, analisi e diffusione di informazioni a vantaggio stesso dell’impresa. 
Non sempre però, per le aziende è stato così. Ma quali sono gli elementi che hanno determinato l’importanza di un controllo di gestione adeguato in contesti aziendali anche più piccoli?

Controllo direzionale: una linea da perseguire

Quella del controllo di gestione è una funzione di monitoraggio ma anche un punto di contatto tra previsione e fase operativa.
In passato, questa funzione era pressoché marginale per le aziende. Le informazioni da gestire erano poche, la concorrenza era limitata rispetto ad ora. Anche i profitti erano altri. Oggi, invece, in un contesto fortemente globalizzato ed incerto, le aziende hanno la necessità di operare su vasta scala. Devono ottimizzare le risorse e gestire la concorrenza. 
Tutto è diventato più complesso e difficile da prevedere e pianificare. Eppure, un giusto controllo consente di fare un’analisi dettagliata delle risorse economiche o dei fattori produttivi, di ottenere informazioni e prendere decisioni efficaci, strategiche, concrete ed operative. 
Questo è il motivo per cui, in questi contesti, così mutevoli che viviamo oggi, una pratica basata su uno strumento come il controllo di gestione, ha assunto, velocemente, il ruolo di guida di manager e controller anche per le decisioni importanti. 
In poco tempo è diventato una linea direzionale che mira a verificare che gli obiettivi interperiodali e quelli finali siano stati raggiunti così come programmati e pianificati.  
Ma ha anche definito dei nuovi obiettivi in linea con le nuove esigenze.  In poco tempo, il controllo di gestione è passato dall’avere solo fini di rendicontazione patrimoniale finanziaria e reddituale, all’avere anche fini strategici per l’impresa.

I benefici degli strumenti di pianificazione e controllo

Il fattore tempo oggi è determinante. Cambiare in tempi rapidi l’offerta di un prodotto, innovare prodotti e servizi prima che lo faccia la concorrenza oppure ridurre i tempi di consegna, sono fondamentali per la riuscita del business. I processi inefficienti, gli errori nella gestione finanziaria ed economica sono, invece, un deterrente per la stessa solidità dell’azienda.
Tutto questo ha fatto sorgere la necessità di focalizzarsi su una gestione mirata all’efficienza, con la realizzazione di efficaci strumenti di pianificazione e di controllo.
Per tutti questi motivi, è diventato importante implementare meccanismi in grado di rispondere in modo tempestivo e sano agli stimoli che arrivano dai mercati.
Valorizzare l’organizzazione aziendale e prevenire in tempo tutti gli scostamenti rispetto allo scenario pianificato, prima che sia troppo tardi.
Allo stesso tempo è importante creare verso chi ha responsabilità decisionali all’interno dell’azienda un obiettivo misurabile da mettere in relazione con obiettivi comuni all’intera azienda.

Attività di controllo: i vantaggi per le aziende

Effettuare un monitoraggio periodico permette di avere sempre la situazione sotto controllo. Permette di ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse. 
Permette di ottimizzare i processi e guardare al futuro in modo più strutturato e, perfino con una maggiore tranquillità.
Consente di avere importanti vantaggi anche dal punto di vista organizzativo e valoriale
Ad esempio, consente di individuare eventuali responsabilità. L’individuazione di un problema, infatti, permette non solo di capirne la portata ma anche di capire da dove proviene e a chi è attribuibile. Questa capacità di individuare un responsabile serve a modificare l’errore. Serve a spingere il manager o il team ad assumersi la responsabilità per poi adottare comportamenti e metodi migliori. 
Serve anche a evidenziare prestazioni positive all’interno dell’azienda sia individuali che collettive. Così come è fondamentale perché permette di effettuare una scelta condivisa delle decisioni da parte del management.
Ma il vantaggio più importante è sicuramente legato alla tempestività degli interventi. Attraverso la fase di controllo, infatti, i problemi vengono alla luce poco dopo essere sorti o addirittura poco prima, il che permette manovre tempestive di correzione. 
L’insieme di questi vantaggi fa comprendere anche se solo in parte, quanto sia importante il contributo di una corretta gestione di controllo e un’adeguata linea direzionale per la solidità e stabilità di ogni azienda, piccola o grande che sia.

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