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Break even point cos’è e come utilizzarlo

In un mercato competitivo dove i rischi sono sempre maggiori e c’è il bisogno di migliorare le performance aziendali, strumenti come il break even point sono diventati di grande importanza per la gestione finanziaria di qualunque organizzazione.

break even point

Il break even point è letteralmente il punto di pareggio ovvero il momento in cui ricavi e costi di un’azienda sono in equilibrio: nessun profitto e nessuna perdita. 
Per determinare il punto di pareggio occorre effettuare un calcolo, generalmente si parla di formula BEP (acronimo di break even point) che si ottiene con i dati finanziari ed economici dell’azienda ma anche con il metodo e gli strumenti più idonei. L’analisi di pareggio che ne scaturisce permette a chi la utilizza di acquisire informazioni decisive per il controllo della gestione aziendale. Il controllo di gestione, infatti, comprende tutte quelle azioni e processi che aiutano gli imprenditori e il management a orientare ed indirizzare il proprio comportamento verso il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Inoltre, i vantaggi che possono derivare dal calcolo del BEP si estendono anche al controllo della produzione e alla prevenzione dei rischi, driver fondamentale per la crescita aziendale. Uno strumento per controller, imprenditori e manager che allo stesso tempo non è di esclusivo utilizzo delle aziende ma si può applicare anche agli studi professionali. Risulta utile, infatti, nel determinare il fatturato minimo da raggiungere per il pareggio tra ricavi da prestazioni e costi di studio e anche la diminuzione del fatturato in percentuale prima di azzerare il margine di utile.

Break even point: cos’è e come si calcola

Il BEP va considerato come un vero e proprio identificatore per le aziende. Permette di allertare l’impresa stessa se non viene raggiunto il fatturato minimo che è così in grado di correre ai ripari ed intervenire riducendo i costi fissi o variabili, aumentando gli sforzi di vendita oppure riducendo la produzione o anche una parte di essa.

Bep formula:

La formula estesa è = Costi fissi / (Prezzo di vendita unitario – Costo variabile unitario.

Abbreviata diventa:  BEP = CF/(PV-CVU)

Perché utilizzare il break even point

Molti paragonano il BEP ad una bussola perché non solo aiuta CFO, controller e poi, il management ad ottenere informazioni utili ma permette di raggiungere nuovi equilibri finanziari, nuove strategie commerciali o interi processi di vendita mai adottati prima fino ad implementare anche nuovi metodi di produzione. 

Conoscere il punto di pareggio aiuta anche a determinare:

– L’impatto sul profitto se il costo variabile è sostituito da costo fisso.
– L’effetto della variazione del prezzo di un prodotto sui profitti.
– Le perdite che qualunque azienda è in grado di sostenere in seguito al calo delle vendite.
– La fattibilità di un prodotto o di un servizio e se questo è redditizio oppure no.
In generale, effettuare il calcolo del punto di pareggio può essere molto utile per predisporre i budget oltre che a fornire informazioni dettagliate sulle prestazioni e sulle previsioni aziendali.

I vantaggi finanziari del BEP

Quando il punto di pareggio stabilisce il momento in cui le previsioni dei ricavi sono esattamente uguali ai costi totali stimati significa che le perdite di un’azienda finiscono e i suoi profitti iniziano ad accumularsi. A questo punto, un progetto, un prodotto o un’impresa sono finanziariamente sostenibili.

Il punto di pareggio di un’azienda o di un progetto fornisce un prezioso riferimento in grado di determinare e sviluppare piani aziendali a lungo termine. Conoscere i punti di pareggio per aree chiave per lo sviluppo e il controllo aziendale come vendite, rimborsi di investimenti, produzione e tutte le diverse operazioni aiuta a determinare i prezzi dei prodotti, la gestione del debito e molti aspetti operativi. 

Fino a sostenere e determinare le diverse strategie di business.I potenziali investitori, ad esempio, non solo vogliono sapere qual’è il ritorno che si può ottenere dai loro investimenti, ma anche il momento in cui questo avviene. Le aziende possono, infatti, impiegare anni prima di ottenere un profitto o un pareggio. Per questo motivo, l’analisi e il calcolo del break even point sono una parte importante di un piano aziendale presentato a un potenziale investitore.

Le fasi in cui è utile calcolare il break even point

Come abbiamo visto, conoscere il punto di pareggio permette all’impresa di capire quanto deve produrre e vendere per coprire i costi di produzione. Allo stesso tempo, fornisce informazioni per prevenire i rischi dell’azienda compresi i rischi finanziari legati all’attività produttiva in quanto è strettamente legata all’analisi dei rischi e dei KRI (Key Risk Indicator). Ci sono, poi, alcune fasi prima di intraprendere un percorso aziendale in cui utilizzare il bep risulta molto utile. Ad esempio quando si dà inizio a una nuova attività o alla nascita di una startup, momento molto delicato. Tra le tante attività da fare, calcolare il bep aiuta a valutare l’effettiva fattibilità del progetto considerando in modo realistico tutti i costi. E se inserito in contesti ancora più ampi di controllo e pianificazione anche grazie a strumenti tecnologici automatizzati e di reporting, diventa un aiuto strategico nel tempo.

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