Le prospettive di crescita del PIL
La risalita del PIL italiano per il 2021 ha viaggiato più forte delle attese: si prevede un +6,1% a fine 2021, seguito da un ulteriore +4,1% stimato per fine 2022 (dal rapporto “Quale economia italiana all’uscita dalla crisi?” di Confindustria). Una rapida ripartenza per il nostro PIL, sebbene, al momento, il gap rispetto al periodo pre-pandemia resti molto più ampio di quello degli altri principali paesi, perché la caduta del 2020 in Italia è stata maggiore. La parte un po’ più complessa della ripresa arriverà adesso: si sta infatti esaurendo lo slancio della ripartenza e dobbiamo attenderci una crescita con ritmi più moderati… anche a causa di qualche difficoltà aggiuntiva.
Le complessità che frenano la ripresa
Il più forte fattore di rischio ad oggi è rappresentato dalla dinamica dei prezzi in aumento (che porta a carenze di offerta e ad un’inflazione strutturale) e dalla difficoltà di reperimento delle materie prime (che rallentano l’attività economica e annullano i margini e la liquidità).
Proiezioni 2022
La situazione post Covid, con la ripresa a pieno dei consumi e delle attività economiche, sta creando forti criticità alle imprese italiane: difficoltà di approvvigionamento, aumento del costo delle materie prime, aumento dell’energia elettrica e gas, rincari nei costi di trasporto e degli imballaggi, difficile reperimento di manodopera qualificata. Le dirette conseguenze?
Le principali criticità per le imprese
- Difficoltà nel pianificare la produzione e rischio di fermo produttivo
- Immobilizzazione di liquidità, causata dall'esigenza di approvvigionamento con molto anticipo
- Difficoltà nel fissare i prezzi al momento dell'acquisto delle materie
- Difficoltà nel formulare i prezzi di vendita, data l'incertezza di costi/tempi produttivi
- Perdita di marginalità causata dall'impossibilità di ribaltare sul cliente gli aumenti subiti
- Difficoltà nel pianificare le consegne
Tre risposte indispensabli
In questa fase economica, che troverà progressiva normalizzazione solo negli anni, l’unica risposta per proteggere l’azienda da rischi è una precisa attività previsionale che includa:
- Programmazione di budget economici e finanziari
- Pianificazione di flussi finanziari e dei fabbisogni
- Monitoraggio periodico sia economico che finanziario
Una soluzione definitiva
Il nuovo modulo SELFPLANNING per la costruzione del BUDGET ECONOMICO E FINANZIARIO è lo strumento dinamico per adattarsi e riposizionarsi in base ai mutati scenari: la risposta sicura per anticipare ed oltrepassare le criticità, sfruttando al massimo il periodo di rialzo dei consumi.