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Family business e la sfida del passaggio generazionale

Il passaggio generazionale può rappresentare un'opportunità per rinnovare e rafforzare l'azienda. Ma occorre fare attenzione alle criticità e optare verso scelte strategiche.

family business

Il family business ha avuto, negli anni, un’evoluzione significativa per molti aspetti. Oggi, in particolare, è diventato oggetto di attenzione nella definizione degli assetti organizzativi e strategici durante il passaggio generazionale
La nuova generazione, infatti, può apportare molto all’impresa di famiglia tipica del nostro tessuto imprenditoriale. Non solo innovazione e nuove idee ma anche competenze e prospettive diverse.
Il passaggio generazionale può essere visto come un momento di crescita e di importante trasformazione, in cui la famiglia e l’azienda si adattano alle nuove esigenze del mercato e ai cambiamenti interni ed inevitabili come leadership o gestione fiscale ed economica. Ecco alcune considerazioni.

Il family business e la prosperità economica

Le aziende a conduzione familiare rappresentano una forma di organizzazione economica profondamente radicata nella nostra società. Da generazioni, le famiglie si sono riunite per creare e gestire imprese che contribuiscono in modo significativo all’economia globale. 
In tutto il mondo, circa due imprese su tre sono a conduzione familiare. In Italia rappresentano l’85% delle aziende. Più della metà delle grandi imprese familiari italiane hanno un consiglio di amministrazione composto da manager con legami di parentela. Nonostante i rapidi cambiamenti e le sfide dell’era moderna, il family business rimane un pilastro fondamentale nel panorama economico mondiale.
Le aziende a conduzione familiare sono caratterizzate da valori forti e radicati, tramandati di generazione in generazione.
Una condizione che, ampliata dalla volontà di preservare l’eredità familiare il più possibile, aiuta ad avere una visione imprenditoriale a lungo raggio. Dall’altra parte, però, sono guidate da leader con oltre 70 anni che faticano a “lasciare il passo” oppure non sono adeguatamente informati e preparati ad effettuare un cambio generazionale ed organizzativo.

Family business: il passaggio generazionale

Il passaggio generazionale rappresenta una delle sfide più significative per il family business. Il successo a lungo termine dell’impresa dipende dalla capacità di trasferire conoscenze, esperienze e valori alle nuove generazioni. Tuttavia, questo processo può essere complesso e suscitare tensioni all’interno della famiglia.
Una delle principali questioni è legata alla gestione del potenziale conflitto tra gli interessi della famiglia e quelli dell’azienda.
La famiglia a volte ha all’interno membri che desiderano ruoli di leadership senza necessariamente possedere le competenze e l’esperienza necessarie. Inoltre, c’è sempre la possibilità che possano sorgere rivalità per la successione, portando a tensioni che possono minare la stabilità e il successo stesso dell’azienda.
Un altro aspetto cruciale è la pianificazione del passaggio generazionale. È essenziale avere un piano ben strutturato e comunicare chiaramente le aspettative e i ruoli di ogni membro della famiglia coinvolto nell’azienda. Inoltre, è importante sviluppare un processo di formazione e mentoring per preparare adeguatamente i successori, garantendo che abbiano le competenze necessarie per guidare l’azienda nel futuro. Spesso molte famiglie imprenditoriali, per evitare conflitti e problemi nella successione, si avvalgono dell’assistenza di consulenti esterni in particolare per assistere nella pianificazione fiscale ed ereditaria.

Obiettivi: efficienza fiscale e ottimizzazione della gestione

Il consulente è un esperto che ha come primo obiettivo quello di lavorare in collaborazione con l’impresa per identificare strategie e soluzioni personalizzate. Si occupa di analizzare le operazioni finanziarie, gli investimenti, la struttura aziendale e le operazioni di successione per identificare opportunità di risparmio e minimizzare l’impatto fiscale ed economico complessivo.
Un aspetto rilevante consiste nel valutare la struttura aziendale esistente e fornire consigli su come ottimizzarla. Ciò può includere suggerimenti sulla costituzione di entità legali o societarie specifiche, come società di gestione o trust, che possono offrire vantaggi legati alla protezione del patrimonio. 
I consulenti esterni lavorano a stretto contatto con l’azienda per pianificare il passaggio nel modo più efficiente possibile. Questo può includere la pianificazione della successione intergenerazionale, la valutazione delle implicazioni fiscali delle donazioni o delle vendite di azioni e la strutturazione di piani di successione. Oppure può riguardare consulenza su operazioni finanziarie complesse, come fusioni, acquisizioni, cessioni di attività o investimenti internazionali.
Attraverso un’analisi dettagliata, aiutano l’azienda familiare a trasferire competenze e know how verso la nuova generazione. In alcuni casi, quando la nuova generazione non è adeguatamente formata o pronta a dirigere l’azienda si preferisce un temporary manager. Questo, rispetto ad un consulente esterno, opera in piena autonomia e indipendenza. Ma per permettergli di pianificare e sviluppare una propria strategia in favore di un successore è necessaria una piena e riconosciuta legittimazione.

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